le
mani
La
mia mano
povera
della tua mano
la
tua come la mia.
Due
mani si pensano.
Pensano
al calore
dell'altra
sperano
la sua dolcezza
temono
la sua forza.
Sono
mani povere
che
desiderano riposo
e
carezze di farfalla
perché
sono ferite
guariscono
la delusione
d'essere
mani calde e sole.
Saranno
mani distese
non
ghermiranno la presa,
incerte
si sfioreranno
e
non sapranno toccarsi
perché
loro non ripetono,
cercano
il contatto
e
imparano il nuovo,
col
pudore di chi inizia
o
di chi più non ricorda.