Altre

 



 

 

 

  

   Labbra


Appoggerei le labbra sulle tue

come da ragazzo

il petto sulla rivetta del ruscello

dei gamberi.

Nel setaccio della tua pelle

il nemico temuto

si distende a  sorriso.

Aspetto lo sguardo d'ombra

e riabbraccio l’occhio di fragola.

L’insostenibile velo del pensiero

 

 

 

 

 

 

ti strapperei con la giovinezza del

falco.

Quella musica,

quel canto per altri silenzioso

consuma i sensi

risuona e ti allude.

Sei la donna primavera

che dolcemente

lacrima il midollo.

Lento fiume

nella mia riarsa terra di cuore.