Poesie del disamore



 

L'argano
 
 

Il vecchio argano
rimprovera
l'acqua morta.

La luna
ha smaltato
d'azzurro
i coppi lavati
dagli umori
notturni.

Arcobaleni
nel cielo nero
uniscono
i nostri paesi.

I cani abbaiano
forse
a sè stessi.

Sono soli
come te
e come me.
 

 

 


Volosko
 
 

Socchiude
l'occhio del marinaio
all'azzurro lucente.
Salsedine e gusto del sole
nell'universo di stelle e riflessi.
Sorride l'umano al giorno
fresco di miseria
e privo di domande
nell'occhio ceruleo
che ha già visto
e avuto risposte
nelle lunghe distese
avanti le case di pescatori.
Il vecchio si attende.
Lontano la bagnante
giovane e bruna
nulla pensa
aspersa d'acqua turchese.

Suonano
i notturni richiami
di chiassosi asterischi stellari
per scie fosforescenti
dipinte da lumache
che il vecchio ha conosciuto
in età  di fresca tramontana.
Davvero queste vite
sono archi dello stesso circolo?
Certo svaniranno
in un abbraccio,
nella tenue atmosfera
dell'insenatura incastonata
di chiare luci preziose.